Venerdì 19 maggio si è tenuta presso il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Genova un convegno sul tema “La sicurezza stradale dell'utente debole della strada”. L'iniziativa è partita dal Rotary Club Chiavari Tigullio e dal suo Presidente Dottor Mario Gastaldi e dall’Associazione Italiana Avvocati Magistrati e Notai Ciclisti, era presente il suo Presidente Avv Manlio D’Amico. La stessa è stata patrocinata dalla Regione Liguria. Hanno aperto i lavori davanti ad una sala di professionisti e studenti l'Assessore allo Sport Avv. Simona Ferro e l'Avvocato Chiara Antola in rappresentanza del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati genovesi. Il tema dibattuto trae origine dal mancato raggiungimento della mitigazione dell'incidenti stradali e delle conseguenze anche letali derivanti dalla circolazione soprattutto per gli utenti deboli quali pedoni, ciclisti e motocicli che purtroppo hanno la peggio negli incidenti; come è noto spesso dovuti a negligenza, imperizia e soprattutto distrazione nella guida. Sono stati affrontati dai relatori Avvocati Francesco Bellin del Foro di Bassano e Stefano Bigliazzi del Foro di Genova i dati e gli aspetti tecnici oltre alle soluzioni praticate in altri Paesi della Comunità Europea che si confida possano essere recepite dal legislatore nelle attese modifiche al codice della strada che dovrebbero intervenire entro l'anno prossimo. Gli aspetti giuridici sono stati affrontati da due magistrati della Suprema Corte di Cassazione ovvero dal Dott. Stefano Giaime Guizzi, Consigliere della 3 sez civile, il quale ha relazionato sui recenti interventi normativi e sugli orientamenti giurisprudenziali attinenti al risarcimento del danno e dal Dott. Andrea Venegoni, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, che ha riferito della normativa e degli orientamenti giurisprudenziali in tema di lesioni ed omicidio stradale.
Ha moderato l'organizzatore Avv. Marco Delucchi Baroni che parlato dell'iniziativa del Rotary e della sua emanazione Fellowship Cycling to serve che vorrebbero sfruttare la didattica integrale digitale per dotare le scuole italiane di uno strumento da utilizzare per gli studenti che, tramite gli insegnanti, consenta loro un apprendimento grazie alle piattaforme scolastiche, un corretto comportamento sulla strada, a tutela della propria e dell'altrui salute già dalle scuole medie inferiori.