sabato 9 novembre 2013

Festa delle Forze Armate 2013

Conviviale Interclub del 8 novembre 2013
Hotel Vis à Vis - Sestri Levante
Relatore: Gen. Br. (CC) Enzo Fanelli

Da Corpo ad Arma: l’evoluzione ordinativa dei Carabinieri in funzione delle nuove esigenze dello Stato unitario




Nel mese di novembre, come da tradizione, il Rotary dedica una serata alle Forze Armate, invitando qualificati rappresentanti di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato.
Quest'anno, in occasione della riunione conviviale interclub col Rotary Club Rapallo-Tigullio, organizzata nella splendida scenografia dell'Hotel Vis à Vis di Sestri Levante (per inciso, proprio in questi giorni riconosciuto da una prestigiosa rivista internazionale fra gli alberghi più panoramici a livello mondiale), l'ospite d'onore è stato il Generale di Brigata dei Carabinieri Enzo Fanelli, comandante della Legione Carabinieri Liguria, accompagnato dalla signora Marisa.
Fra gli ospiti in sala, oltre all'Assistente del Governatore Ines Guatelli e al Presidente Internazionale dell' IYFR, il nostro socio e Past President (nonché ammiraglio in congedo) Sergio Santi, al Socio Onorario (e Generale dei Carabinieri in congedo) Pietro Pistolesi, intervenuto con la Moglie Franca Amoretti (già Ispettrice Generale della Croce Rossa e nostra ex socia), abbiamo notato la presenza del nostro Past President (e ora socio del R.C. Golfo di Genova, ma anche Presidente della Sezione ligure della Associazione Carabinieri in congedo) Giovanni Cereda.
In rappresentanza delle varie FF.AA. erano pure presenti: il Capitano di Vascello Vincenzo Ciriello, comandante della Scuola telecomunicazioni di Chiavari, con la moglie signora Cristina, il colonnello Alfonso La Franca, Capo di Stato Maggiore del Comando Militare Esercito Liguria, in rappresentanza del comandante,  Generale Francesco  Patrone, il colonnello Carmelo Porcile, direttore dei corsi della Scuola Telecomunicazioni, il colonnello Paolo Aceto, comandante provinciale dei carabinieri di Genova, il Vice Questore Giampiero Bove, comandante del Commissariato di Polizia di Chiavari, con la moglie signora Annamaria, il maggiore Vito Casano, aiutante maggiore della Scuola Telecomunicazioni, il Tenente di vascello Felice Monetti, comandante Circomare di Santa Margherita Ligure, il capitano Cosimo Schina, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Chiavari,il tenente Gabriele Fabian, comandante della Compagnia Carabinieri di Chiavari.
Ma soprattutto abbiamo avuto il piacere di riabbracciare con affetto Loredana Biolzi Rosi, a pochi mesi dalla scomparsa del suo compianto e indimenticato marito Armando Rosi, nostro grande Past President.
Dopo il doveroso omaggio alle bandiere e i saluti di rito dei Presidenti dei Rotary Club Chiavari-Tigullio e Rapallo-Tigullio, Giovanni Rebaudengo e Guido Gigli, abbiamo gustato una cena come al solito di alto livello nell'atmosfera di classe dello scenografico Ristorante Olimpo.
Quindi il Generale Fanelli, il cui impressionante curriculum è stato soltanto accennato dal Presidente Rebaudengo (sennò avrebbe portato via gran parte della serata) ci ha intrattenuto con una interessante conferenza sulla rapidissima evoluzione e al contributo dell'Arma dei Carabinieri nel periodo a cavallo degli anni che hanno portato alla Unità d'Italia. In particolare è stato sottolineato che l'organizzazione su base territoriale fondata sulle stazioni presenti su tutto il territorio nazionale, e tuttora sostanzialmente in vigore, è stata immaginata, progettata e realizzata proprio in quel periodo storico, in cui i Regi Carabinieri passarono in breve tempo dai circa 3.500 del Regno di Sardegna a quasi 20.000 del Regno d'Italia (oggi per la cronaca sono poco più di 100.000).
Al termine della prolusione, ci sono state alcune domande da parte del pubblico, cui il Generale Fanelli non ha voluto sottrarsi, ricordando infine due delle operazioni più clamorose portate a termine dai Carabinieri in quel periodo storico: l'arresto di Garibaldi, avvenuto proprio a Chiavari e l'arresto di... Pinocchio.
Con questa simpatica citazione e con lo scambio dei gagliardetti si è conclusa la serata, non prima però che Guido Gigli ricordasse di essere nato proprio a Collodi.
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