Conviviale del 21 febbraio 2013
Hotel Miramare - Rapallo
con i Club di Rapallo e Portofino
Febbraio è il mese rotariano della pace e collaborazione tra i popoli quindi si è pensato di dedicare una serata alla giornata della memoria degli esuli giuliani che ricorre il 10 del mese.
L'idea di fondo di questo incontro è stata quella di aprire una finestra sulla Croazia contemporanea, paese importante del Mediterraneo di cui ancora oggi viene raccontato poco.
Della Croazia si ha generalmente un'idea che è restata ferma ad un ventennio fa, all'immagine dei primi anni dell'ultimo dopoguerra in ex Jugoslavia.
L'idea di fondo di questo incontro è stata quella di aprire una finestra sulla Croazia contemporanea, paese importante del Mediterraneo di cui ancora oggi viene raccontato poco.
Della Croazia si ha generalmente un'idea che è restata ferma ad un ventennio fa, all'immagine dei primi anni dell'ultimo dopoguerra in ex Jugoslavia.
Il Presidente Fabio Nardi ci ha parlato di come iI suo ingresso nell'Unione Europea, che avverrà il primo luglio 2013, possa rappresentare una buona opportunità per approfondire la sua conoscenza, gettando luce sulla mescolanza di culture e di lingue che ancora oggi la contraddistingue.
Nel corso degli ultimi anni la sua società è andata avanti ma è rimasto vivo il ricordo delle vicende che l'hanno vista protagonista.
Sono tracce di memoria soprattutto italiana, spesso sfuggenti allo sguardo del turista spensierato, che si ritrovano in tutte le tradizioni, dalla musica alla lingua, dall'arte alla cucina.
Durante l'incontro la sociologa ed editrice Silvia Pesaro ha proposto una riflessione sul tema della cultura, intesa in tutte le sue possibili espressioni, come fondamentale veicolo di dignità identitaria per un popolo e come strumento per permettere la coesistenza pacifica di realtà ed etnie diverse nel medesimo territorio.
Lo psichiatra Sergio Maria Corazza ci ha parlato di come fare memoria non significhi solo "ricordare" ma anche "progettare" e proiettarsi verso un futuro di pace.
La pianista Chiara Bertoglio ha tenuto un intervento sul tema della musica come fondamentale veicolo di memoria e di pace (con riferimento all'importanza per gli esuli di "Oh mia patria sì bella e perduta!" del Va' Pensiero)
Nel corso degli ultimi anni la sua società è andata avanti ma è rimasto vivo il ricordo delle vicende che l'hanno vista protagonista.
Sono tracce di memoria soprattutto italiana, spesso sfuggenti allo sguardo del turista spensierato, che si ritrovano in tutte le tradizioni, dalla musica alla lingua, dall'arte alla cucina.
Durante l'incontro la sociologa ed editrice Silvia Pesaro ha proposto una riflessione sul tema della cultura, intesa in tutte le sue possibili espressioni, come fondamentale veicolo di dignità identitaria per un popolo e come strumento per permettere la coesistenza pacifica di realtà ed etnie diverse nel medesimo territorio.
Lo psichiatra Sergio Maria Corazza ci ha parlato di come fare memoria non significhi solo "ricordare" ma anche "progettare" e proiettarsi verso un futuro di pace.
La pianista Chiara Bertoglio ha tenuto un intervento sul tema della musica come fondamentale veicolo di memoria e di pace (con riferimento all'importanza per gli esuli di "Oh mia patria sì bella e perduta!" del Va' Pensiero)
Silvia Pesaro, editorialista ha curato, tra gli altri, i seguenti eventi a Genova:
- Confini. L'esodo giuliano dalmata: è una mostra interattiva che ho curato l'anno scorso a Palazzo Ducale, in collaborazione con Regione Liguria, Comune di Genova e Fondazione per la cultura di Palazzo Ducale.
- Fratelli della costa. Storie di vita adriatiche e di altri mari: conferenza sempre dell'aprile 2011 con relatori Ottavio Missoni, Franco Luxardo, Marisa Brugna e Silvio Ferrari.
- Miniature Istriane: evento che ho presentato nell'ambito del festival "La Storia in Piazza" presso Palazzo Ducale che ha avuto come relatori Adriano Sansa e Roberto Stanich, con parte musicale dei Maestri Luigi Donorà e Nevia Gregorovich. L'argomento è stato l'"imprinting" della terra di origine, i ricordi legati alla cultura, al dialetto, ai sapori della cucina e alla musica.
Sergio Maria Corazza è neuropsichiatra e docente di psichiatria forense presso l'Università di Ferrara, con esperienza professionale a New York e Los Angeles.
Cinquantenne, proviene da una famiglia di origine austriaca che già dal '400 risiedeva in Istria. La madre era prima cugina di Mario e Licio Visintin, due medaglie d'oro al valore militare (l'uno eroe aeronautico morto eroicamente in Abissinia dopo avere abbattuto numerosi aerei inglesi, l'altro morto eroicamente a Gibilterra dopo una incursione subacquea). Suo avo, sempre da parte del ramo materno, fu anche il senatore e sindaco di Fiume Antonio Grossich.
Tali origini familiari hanno segnato profondamente la sua identità e i suoi studi sul "rimosso" e sulla memoria dell'esodo. Il punto di vista da lui seguito si basa infatti su una profonda analisi dei connotati psichici individuali e collettivi delle persone che hanno vissuto questa esperienza. La prospettiva scelta è quella di fronteggiare la sofferenza chiedendo soltanto verità, senza covare vendetta.
Chiara Bertoglio è una giovane, 29 anni, torinese di origine istriana, concertista di pianoforte, musicologa e docente.
- diploma presso il Conservatorio di Torino con la lode e la menzione d'onore (ad appena sedici anni).
- perfezionamento con lode presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia (è stata la più giovane donna diplomata a Santa Cecilia nella storia dell'Accademia).
- Diploma di Fellowship del Trinity College di Londra
- Master in "Culture Musicali del Novecento"dall'Università di Roma Tor Vergata
- Laurea specialistica con lode in Musicologia presso l'Università di Venezia "Ca' Foscari"
- dottorato di ricerca (PhD) in Music Performance Practice presso l'Università di Birmingham (UK)
Nel 2005 e 2006 la sua ricerca musicologica "Sì bella e perduta", sull'importanza del canto corale del "Va' pensiero" per gli esuli istriani, fiumani e dalmati ha vinto i premi di ricerca "Ignazio Gherbetz" e "Loris Tanzella".
Chiara Bertoglio ha tenuto il suo primo concerto con orchestra a nove anni e poi si è esibita in tutta Europa, suonando in sale prestigiose quali il Concertgebouw di Amsterdam, la Royal Academy di Londra, la Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo, l'Istituto Chopin di Varsavia.
Nel dicembre 2005 ha tenuto un applauditissimo debutto alla Carnegie Hall di New York, interpretando un Concerto di Mozart.
È docente di pianoforte nelle masterclass pertinenti al festival musicale internazionale "Glasbeno Poletje" di Maribor, in Slovenia.
Dirige l'orchestra giovanile da camera "I Virtuosi di Torino" e il gruppo di volontariato musicale "Portare la Musica", che organizza e realizza concerti negli ospedali, nelle case di riposo, per i bambini portatori di handicap. Nel 2006 è stata nominata testimonial dell'ADMO Piemonte (Associazione Donatori Midollo Osseo).