Martedì 5
giugno alle ore 8 i 28 ragazzi e i 16 accompagnatori salgono sul pullman che ci
porterà a spasso per tre giorni; i ragazzi sono allegri ed elettrizzati: da un
paio di settimane si parla solo di questo.
Dopo un paio
di ore arriviamo alla tenuta di San Rossore: ci attende un bellissimo trenino
che ci porterà a spasso per il parco.
Una simpatica guida ci spiega i vari tipi di alberi, gli animali che
vivono in questo ambiente, le origini “regali” di questo posto, i lavori che
sono stati fatti e tante altre cose interessanti.
Facciamo anche
un lungo tratto a piedi, immersi nei profumi della pineta, e arriviamo fino al
mare; durante il tragitto vediamo un paio di cinghiali e tante orme di altri
animali.
Il nostro
trenino ci trasporta poi fino a un simpatico ristorante nel bosco e, dopo
pranzo, ci porta alla vicina Pisa dove ci imbarchiamo su una grossa chiatta che
ci sta aspettando sulla riva dell’Arno.
Discendiamo
lentamente lungo il fiume ammirando sui due lati ville antiche e nuove,
bellissime chiese e maestose rovine di antiche fortificazioni. Vicino all’estuario le rive, molto
verdeggianti, sono affollate di reti a
“bilancia”, e il Comandante della chiatta ci spiega che in questo tratto si
pescano sia pesci d’acqua dolce che pesci di mare.
Sbarchiamo e
saliamo sul nostro pullman che è venuto a prenderci; ci aspettano più di due ore di strada per
arrivare al nostro albergo a Vescovado di Murlo (vicino a Siena). Cena e poi… a nanna presto perché anche domani
sarà una giornata piena di avventure.
Mercoledì 6:
alle 9,30 entriamo nell’agriturismo di Viamaggio che ci ospiterà tutto il
giorno. Faccia- mo subito conoscenza con
Zucchero e Pegaso, i due cavalli che giocheranno con noi questa mattina. Una parte dei ragazzi va alla piscina, una
parte si prepara per l’avventura a cavallo e una parte prende posto per
assistere alle gare.
Il gruppo dei
fantini viene diviso in due squadre e, a turno, i contendenti salgono a cavallo
e cercano di superare varie prove, incitati dai compagni di squadra e dagli
spettatori. Dopo un paio di ore i
cavallerizzi sono stanchi e sudati: raggiungiamo il resto del gruppo alla
piscina dove restiamo fino all’ora di pranzo.
Dopo mangiato
possiamo tutti godere di un paio d’ore di libertà: chi gioca a carte, chi gioca
a biliardino, chi gioca con i vari animali che circolano liberi e chi… si fa un
bel pisolino. A sera torniamo nel
nostro albergo dove ceniamo con grande appetito e allegria.
Giovedì 7
carichiamo tutti i nostri bagagli sul pullman e partiamo; alle 10 entriamo
rumorosamente alle Terme di Petriolo.
Non sono molto grosse e non sono molto conosciute, ma le acque che
offrono sono molto utili per curare i problemi bronco-polmonari e per lenire i
dolori articolari: quello che ci vuole per il nostro gruppo!!
Ci immergiamo
nelle varie vasche, alternando acque fredde e calde; siamo praticamente quasi
solo noi perché è un giorno feriale, e i ragazzi si divertono moltissimo. Anche oggi fortunatamente è una bellissima
giornata, per cui è un piacere alternare l’acqua termale al lettino, dove più
di uno si rilassa… fino ad appisolarsi.
La signora del
bar, che era stata preavvisata, ci presenta piadine, focacce ripiene, pizze,
panini vari, frutta a volontà, gelati e… una torta di ciliegie che riscuote
grande successo. Dopo un’oretta di relax
iniziamo i preparativi: alle 14,30 partiamo per tornare a casa, dove arriviamo
alle 18,30
E’ stata anche
questa volta un’esperienza molto bella per i ragazzi, ma anche per noi
accompagnatori che abbiamo assaporato la loro gioia genuina e
coinvolgente. Ringrazio il Presidente
Mario Cappetti che mi ha dato carta bianca nell’organizzare questa gita: forse
ne ho approfittato un po’, ma ne valeva sicuramente la pena. Da ultimo desidero complimentarmi con le
educatrici e gli educatori che hanno reso possibile con la loro bravura,
esperienza, dolcezza e professionalità la perfetta riuscita della gita.
Corrado Cavalca