mercoledì 30 maggio 2012
martedì 29 maggio 2012
Viaggio sociale 2012
TURCHIA : ISTANBUL,
CAPPADOCIA & PAMUKKALE
Partenza per Istanbul con volo di linea diretto della Turkish Airline.
All’arrivo in aeroporto abbiamo
incontrato Burak, un ragazzo molto in gamba e colto, che parla un impeccabile
italiano e che ci ha fatto da guida per tutto il viaggio.
Dopo la cena in albergo abbiamo fatto in tempo a fare una lunga
passeggiata nel centro di Istanbul fino alla Torre di Galata, illuminata in
modo suggestivo, che a noi genovesi ricorda l’antico fondaco della Repubblica
di Genova sul Corno d’Oro.
I due giorni
successivi sono stati dedicati alla visita di Bisanzio - Costantinopoli –
Istanbul, autentica perla incastonata tra Europa ed Asia.
Sempre con la sapiente guida di Burak (tifosissimo del Galatasaray, una
della squadre di calcio di Istanbul e quest’anno campione di Turchia), abbiamo
visitato il Mercato delle Spezie, le mura bizantine e il Palazzo di Topkapi,
sontuosa dimora dei sultani per quasi quattro secoli, coi suoi favolosi tesori,
compreso il pugnale dall’impugnatura impreziosita da enormi smeraldi,
protagonista del famoso film “Topkapi” degli anni sessanta; poi la chiesa di San
Salvatore in Chora con i suoi favolosi mosaici ed affreschi del XIV Sec., le
vestigia dell’Ippodromo Bizantino; la Moschea Blu , celebre per le sue maioliche e la Cisterna Romana
Sotterranea. E ancora: l’imponente chiesa di Santa Sofia, vero capolavoro
dell’architettura bizantina, un tempo trasformata in moschea e ora in museo.
sabato 12 maggio 2012
Polpo ... congelato all'Antartide
Conviviale dell'11 maggio 2012
Cantina del Polpo - Sestri Levante
Relatore: Andrea Ballarini
"Polpo ... congelato all'Antartide"
Venerdì 11 maggio ci siamo ritrovati ancora una
volta a Sestri Levante, ospiti questa volta della “Cantina del Polpo”,
accogliente locale alle spalle del più famoso “Polpo Mario” e, in qualche modo,
una sorta di depèndence di quello, ma con fresca veranda e intima saletta con
camino.
Una sera di qualche settimana prima, il nostro
Presidente aveva cenato lì piuttosto tardi in compagnia della moglie Paola,
reduce da una intensa giornata divisa fra Mostra Akan e Acqua per Sempre e poi,
data l’ora e la assenza di altri avventori, si era soffermato a chiacchierare
con Andrea Ballarini, che gestisce entrambi i “Polpi” (e financo il quasi
adiacente “Polpino”, piccola enoteca dove a qualunque ora si possono mangiare
“panigacci” variamente conditi, la versione ligure delle piadine romagnole)
insieme alla sorella Marina e al fratello Daniele.
Stimolato da alcune diapositive che scorrevano come
salvaschermo del pc di Andrea, il discorso era scivolato (è proprio il caso di
dirlo) sui ghiacci eterni del Polo Sud e così Andrea iniziò a raccontare la sua
avventura come cuoco e responsabile del vettovagliamento e dell’alimentazione
in una base scientifica all’Antartide, esperienza iniziata con tre mesi di
permanenza in una base relativamente vicina alla costa e poi reiterata con un
periodo di circa un anno in un’altra base più vicina ancora al Polo Sud
geografico.
L’entusiasmo di Andrea, che aveva - così disse -
realizzato uno dei sogni della sua vita, contagiò il Presidente che decise che
avrebbe dovuto condividere coi soci del Club tale esperienza e così, in quattro
e quattr’otto, concepì e organizzò la conviviale proprio alla “Cantina del
Polpo”, anche se Andrea, per la verità, si era dichiarato disposto a venire a
parlarci del suo amato Polo Sud in qualunque location lo avessimo invitato.
Così, dopo una gustosa cena a base di tagliolini
col ragù di polpo e di stoccafisso alla genovese, Andrea ci ha raccontato la
genesi (casuale), la preparazione e lo svolgimento della sua singolare
esperienza a contatto con ricercatori di tutto il mondo, mostrandoci anche un
filmato e numerose meravigliose diapositive di un posto così affascinante e,
almeno apparentemente, tanto inospitale, che costringe gli operatori ad
affrontare, nell’inverno australe, temperature che sfiorano i -100 C°, ma dove
il nostro simpaticissimo Andrea ha trovato il modo di organizzare perfino la
“Prima sagra antartica della foccaccetta di Libiola”!
domenica 6 maggio 2012
Un Amico ci ha lasciati
Marcello Steidler se n’è andato in punta di piedi, stroncato da un male, che, con la sua innata riservatezza, aveva voluto tacere a tutti, anche agli amici più cari e vicini.
Un po’, forse, per esorcizzare in qualche modo la malattia, un po’, forse, per non disturbare nessuno.
Ottantun anni vissuti con eleganza e discrezione fino in fondo.
Era nato a Trieste e, come tanti autentici figli di quella splendida città, passata da Venezia all’Impero Asburgico, al Regno d’Italia e poi alla Repubblica, transitando brevemente per l’autonomia del Territorio Libero, si sentiva profondamente italiano, ma anche un po’ cittadino del mondo, con la larghezza di vedute della gente che vive sul mare e impara a coltivare la curiosità di conoscere quel che viene di là dal mare.
E Marcello quella costante curiosità di conoscere l’ha conservata sempre: gran divoratore di libri, si era costruito una solida cultura eclettica: tutto lo interessava, tutto lo stimolava, dalla politica alla letteratura, dalla storia alle scienze.
La sua sua brillante conversazione era dotta, ma mai pedante, condita sempre con la sua arguta ironia, con la fine eleganza mitteleuropea delle sue origini, col lieve disincanto di chi in realtà conserva sempre la fanciullesca capacità di stupirsi.
Aveva praticato il canottaggio in gioventù e poi il tennis, sport dove la fatica fisica deve sempre essere al servizio di un gesto atletico armonioso.
Amava dipingere e disegnare. Conservo con affettuosa gratitudine un ritratto a carboncino che mi ha donato e un piccolo quadro che ritrae la torre sul lungomare di Rapallo, piccola opera sua che ho vinto in una delle tante lotterie benefiche del Rotary.
Aveva fatto carriera nel mondo assicurativo, in tempi in cui perfino nei colossi economici e finanziari vigeva un’etica del lavoro, una gamma di valori condivisi, che trascendevano in qualche misura la semplice dimensione del profitto. In fondo non son passati che pochi anni, ma sembra sia trascorsa un’era geologica.
E quei valori profondi, Marcello li aveva gelosamente custoditi nella sua dimensione familiare,
condivisa coi figli e con Maria Giovanna, sua intelligente, stimolante e adorata Musa, così come nella sua dimensione pubblica.
La bellissima annata in cui lui fu Presidente del Rotary Rapallo e io di quello di Chiavari, fu occasione per frequentarci e conoscerci più a fondo.
Ricordo il comune impegno per la creazione di una scuola postuniversitaria nel Tigullio, la comune partecipazione al Gruppo del “Grappolo”, che proprio in questi giorni ha festeggiato i suoi primi vent’anni, le riunioni interclub dove ci divertivamo a improvvisare presentazioni “palleggiandoci” la parola l’un l’altro (memorabile, al riguardo, una serata in onore delle Forze Armate alla Scuola Telecomunicazioni di Caperana)…
E poi il grande impegno nella Fondazione Zavattaro e, da ultimo, già sofferente del morbo che ce l’ha portato via, la sua partecipazione alla giuria della Mostra di Pittura per ragazzi disabili, organizzata l’anno scorso a Chiavari dall’Inner Wheel.
In quell’occasione, dando ulteriore prova di grande sensibilità, fece presente, con la sua consueta elegante lievità, che, data la situazione degli artisti in mostra, non pareva bello né logico farne una graduatoria, ma sarebbe stato più appropriato premiare tutti indistintamente.
Naturalmente la sua proposta fu subito accolta.
Ci mancherà, come tutti coloro che hanno lasciato un segno importante nella nostra vita.
Addio, Marcello. A… Dio.
Mario Cappetti
sabato 5 maggio 2012
Ventennale del Grappolo
Tortona, 4 maggio 2012
Venerdì 4 maggio al Centro Mater Dei di Don Orione a Tortona, ci siamo
incontrati con gli altri Club Rotary che fanno parte del Gruppo del Grappolo,
per festeggiare i suoi primi vent’anni.
Tutto ebbe inizio dal XIV congresso distrettuale del Rotary, governatore
in carica Umberto Tommaselli, dal tema: “OLTRE I CONFINI” tra libertà e
necessità.
Il presidente del R.C. di Tortona, Franco Nicola, illustrando il suo
programma per l’anno 1991-92 dichiarava: “Intendiamo intraprendere una strada
innovativa, volta dimostrare all’esterno chi siamo, da dove veniamo e dove
andiamo e interpretare non nei discorsi, ma nei fatti, nelle opere, l’anima del
Rotary, che ha la sua radice profonda nel servire. Scelta la “solidarietà” come
risposta alle nuove emarginazioni si decise per l’istallazione di un
ambulatorio odontoiatrico nella Costa d’Avorio, presso una missione della
piccola Opera della Divina Provvidenza.
Giovanni Re, nella sua veste di coordinatore, assicurava la
collaborazione dei club di Alessandria, Acqui, Asti e Casale e nel 1992 la
struttura era funzionante e lo è tutt’oggi.
Poi venne nel 1996 l’iniziativa “Acqua per la vita” per il
finanziamento di un acquedotto nel Togo terminato nel 1998 con la fornitura di
acqua potabile a una popolazione di circa 2.500 unità.
In quell’anno si aggiunsero due club liguri il Chiavari-Tigullio (Presidente
Mario Cappetti) e il Rapallo-Tigullio (Presidente Marcello Steidler) e, sulla
spinta del loro formidabile entusiasmo e della competenza in materia di
sovvenzioni della Rotary Foundation, il sodalizio ebbe un grandissimo sviluppo.
Mario Cappetti, oltre al logo che tuttora ci distingue, elaborò un
protocollo d’intesa che consentiva, di anno in anno, l’aggregazione di un
gruppo di Club per attuare importanti interventi nel campo dell’Azione
Internazionale.
Questa iniziativa, formalizzata col nome di “Grappolo”, ci ha permesso
di realizzare numerose e rilevanti operazioni in vari Paesi dell’Africa, del
Sud America e dell’Est Europa ed ha il suo punto di forza nell’assoluta libertà
di aggregazione per i Club, che annualmente possono decidere di partecipare a
una o più iniziative comuni, e nella possibilità di raggiungere obiettivi che
un solo Club non potrebbe attuare. I legami d’amicizia e collaborazione che
vengono a instaurarsi tra membri di Club diversi, per il compimento di queste
azioni, sono per noi la miglior gratificazione e stimolo a proseguire in questa
direzione.
In questi anni abbiamo portato a termine ben 65 service
internazionali, praticamente in tutti i continenti del globo, per un
controvalore che supera i 2 milioni di Euro, cui, cosa assolutamente
straordinaria, i Club partecipanti hanno contribuito per il 15%, mentre ben
l’85% sono stati frutto di sponsorizzazioni e finanziamenti distrettuali e
della Rotary Foundation, che i Club stessi hanno saputo catalizzare attorno ai
loro progetti.
Nel corso della serata sono stati consegnati attestati di
partecipazione a tutti i Club che hanno fatto parte del Grappolo e,
soprattutto, è stata consegnata a Carlo Borasi, quale storico pilastro
dell’organizzazione, il Certificate of Appreciation, conferito dalla Rotary
Foundation al Gruppo del Grappolo per la sua instancabile attività rotariana.
I Club che attualmente fanno parte del Grappolo sono:
Acqui-Terme
Alessandria
Chiavari
Tigullio
Gavi Libarna
Novi Ligure
Ovada del
Centenario
Rapallo
Tigullio
Tortona
Valenza
venerdì 4 maggio 2012
Delpino in scena
Teatro Cantero, 3 maggio 2012
Giovedì 3 maggio 2012
alle ore 21 si è tenuto presso il teatro Cantero di Chiavari l’annuale
spettacolo della compagnia teatrale “Delpino in scena”.
La serata ha visto la realizzazione di due spettacoli, il primo ha
avuto come protagonisti gli esordienti, il secondo è stato costituito dalla
messa in scena di “Amphitruo-Amphytrion” della
compagnia teatrale del Liceo, per la regia del Prof. Rino Mario Giannini.
La pièce è stata portata poi anche a Siracusa il giorno 12 maggio
2012, nell’ambito della rassegna internazionale del dramma antico.
L’iniziativa, sostenuta anche quest’anno dal Rotary Club
Chiavari-Tigullio, ha consentito che l’incasso della serata sia devoluto in
beneficenza per il popolo Saharawi.
Alla fine il Presidente Mario Cappetti è salito sul palco per
salutare i protagonisti ed abbracciare calorosamente il Prof. Giannini, suo
antico compagno di scuola al Vittorino da Feltre di Genova
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