Conviviale del 29 novembre 2011
Ristorante Living Room
Relatore Dott. Alessandro STANZINI
"L'attuale crisi finanziaria"
Il dott. Stanzini, avvalendosi di numerose slides, ha compiuto un’ampia disamina della congiuntura internazionale che purtroppo presenta i presupposti, almeno per alcuni paesi, di una nuova caduta in recessione dopo quella sperimentata nel 2008. Tutto ciò dipenderà ovviamente anche dalle azioni e dai provvedimenti che i governi vorranno o potranno intraprendere anche in rapporto alle politiche dettate dalle banche centrali. Chiara è stata a questo proposito la differenza emersa fra la maggior autonomia della Federal Reserve americana rispetto alla B.C.E. europea, soprattutto per ciò che riguarda la facoltà di emettere nuova moneta nonché titoli obbligazionari fattori che potrebbero facilitare una qualche forma di ripresa, ma che interessi nazionalistici non favoriscono. Tutto ciò potrebbe dare impulso anche al sistema creditizio che in presenza di norme eccessivamente restrittive sarebbe costretto ad ulteriori tagli (credit crunch) agli affidamenti con conseguente effetto negativo su una possibile crescita.
A.Rissetto
"L'attuale crisi finanziaria"
Serata dedicata alla finanza e alla crisi internazionale quella del 29 novembre al Living Room di Chiavari. Nostro gradito ospite e relatore il dott. Alessandro Stanzini, responsabile di “Economic Research and Markets Strategy” di Banca Aletti. Gruppo Banco Popolare, accompagnato dal dott. Paolo Nicodemi, direttore d’area Liguria, Toscana e Umbria sempre di Banca Aletti e dai rappresentanti della Filiale chiavarese dello stesso istituto dott. Piergiorgio Brignole , responsabile e dott. Luigi Bertelli, vice.
Argomento di strettissima attualità quello trattato che la chiarezza e semplicità dell’esposizione hanno reso interessante anche ai non addetti ai lavori, contribuendo a tenere molto alta l’attenzione.
Il dott. Stanzini, avvalendosi di numerose slides, ha compiuto un’ampia disamina della congiuntura internazionale che purtroppo presenta i presupposti, almeno per alcuni paesi, di una nuova caduta in recessione dopo quella sperimentata nel 2008. Tutto ciò dipenderà ovviamente anche dalle azioni e dai provvedimenti che i governi vorranno o potranno intraprendere anche in rapporto alle politiche dettate dalle banche centrali. Chiara è stata a questo proposito la differenza emersa fra la maggior autonomia della Federal Reserve americana rispetto alla B.C.E. europea, soprattutto per ciò che riguarda la facoltà di emettere nuova moneta nonché titoli obbligazionari fattori che potrebbero facilitare una qualche forma di ripresa, ma che interessi nazionalistici non favoriscono. Tutto ciò potrebbe dare impulso anche al sistema creditizio che in presenza di norme eccessivamente restrittive sarebbe costretto ad ulteriori tagli (credit crunch) agli affidamenti con conseguente effetto negativo su una possibile crescita.
I numerosi interventi e domande dei presenti a fine intervento ha dato ulteriore riprova dell’interesse suscitato dalla relazione.